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giovedì 19 maggio 2011

Ubi maior minor cessat

La città può essere un inferno. Lo ammetto. Anche per una innamorata come me ogni tanto ci vuole una pausa, piccola, ma necessaria. Ritrovare un po' di pace e silenzio.
Le opzione sono due. Se avete i vetri doppi e l'aria condizionata il consiglio è quello di rifugiarvi nel vostro appartamento. Mettervi comodi sul divano con un libro o un vecchio film, staccare il telefono, non accendere il computer. Oppure dedicarsi al giardinaggio o balconaggio (se avete il giardino in città appartenete ad uno 0,3% dell'intera popolazione dell'urbe e nutro per voi una sincera e spassionata invidia!).
Se chiudervi in casa vi da un senso di claustrofobia, c'è un'altra opzione per essere in “tre due uno” catapultati in un altro mondo...termemilano!
Le terme in città. Siete abituati a prendervi un paio di giorni per arrivare sui monti svizzeri o a farvi ore di macchina per approdare al lago, solo per usufruire del percorso benessere? Antichi! Anzi anacronistici! Perchè farlo quando prendendo la metro linea gialla e scendendo alla fermata Porta Romana potete entrare in un tempio del relax? E senza nemmeno dover uscire dalla città!
A due minuti da casa un centro termale coi fiocchi.
Ero scettica quando le mie amiche me l'hanno proposto. Molto. I posti dove ci si rilassa mi rendono nervosa. La frenesia cittadina è parte di me.
Eppure, mi sono dovuta ricredere.
Si entra in un magnifico universo silenzioso. Si fa il bagno nelle vasche all'aperto con le mure cinquecentesche come contorno e poi si parte con le mille e una attrazioni.
Ho scoperto che il bagno turco e l'hammam differiscono per il grado di umidità e che esiste la doccia emozionale (che più che emozioni regala sorprese sotto forma di getti di acqua gelata quando meno te lo aspetti).
Le signorine all'ingresso forniscono tutto, proprio tutto: asciugamano, shampoo, crema per il corpo e infradito. Nemmeno la borsa bisogna portare! Per veri milanesi dell'ultimo minuto, che escono dal lavoro e vogliono a tutti i costi farsi una sauna. Il costume però è obbligatorio, non scordatevelo, che non siamo mica in Svezia.
Nel giardino dell'edificio trovate una sauna allestita in un tram. Piccolo segno della milanesità del luogo. Molto molto originale. Peccato per un pacchiano cartello-sponsor grosso come una casa.
Alla fine dell'”estenuante” viaggio di vasca in vasca e di doccia in doccia e di vapore in vapore finalmente arriva il momento del ciboooooo!
Buffet molto bio, molto veg, molto macro...insomma poco sostanzioso, ma niente male.
Mi concedo dieci minuti nella sala relax, con un bel fuoco acceso e quegli enormi cuscini pieni di sabbia, che prendono la tua forma e poi, chi si alza più? Musichetta new age per accompagnare il pisolino che sto per fare. La sirena di un'ambulanza supera la barriera delle mura fatte costruire nientepopodimeno che da Ferrante Gonzaga, e raggiungono le mie orecchie rilassate.
Casa dolce casa. E buonanotte!

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