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martedì 29 marzo 2011

E uno...anzi mezzo

Ieri sera ho fatto i compiti. Per il primo giorno dell'anno milanese istituito, ho visitato il Duomo.
La mia nuova Bibbia gli dedica il secondo capitolo, o meglio, la seconda “cosa da fare almeno una volta nella vita”.
Lo so che pensate non sia una grande conquista, e invece sbagliate.
Era da almeno un paio di anni che non ci entravo e non me lo ricordavo così bello e scenografico, così cupo e gotico, così metal!
La missione di oggi però non era una semplice visita turistica. La mia maestra aveva lanciato una sfida: ritrovare sull'esterno della cattedrale tre “chicche”. Nell'ordine, la sirenetta di Andersen impalata su uno spigolo, la statua di Primo Carnera e un ratto senza testa.
Innanzitutto, la mia ignoranza senza fine mi ha bloccato in partenza. Chi diavolo è Primo Carnera??
Per tutti gli ignoranti come me: Carnera è un pugile italiano degli anni trenta, emigrato in America e diventato campione dei pesi massimi. Un gargantua con il diametro delle braccia più grande di quello della mia testa.
Quindi ho trascinato con me Federica, la mia coinquilina, perché quattro occhi sono meglio di due. Dopo la visita all'interno siamo uscite al sole di marzo e con il naso all'insù è partita la ricerca.
Nel caso voleste vivere l'esperienza, attenzione all'acciottolato dissestato, le caviglie rischiano grosso!
Alla prima occhiata ci siamo accorte della quantità di raffigurazioni, di figure antropomorfe e zoomorfe, a tratti angoscianti, sataniche e poi madonne e santi e motivi floreali. L'impresa non sarebbe stata semplice.
Dopo quasi mezzo giro la sirenetta impalata ci è apparsa come una visione. Eccola! La sensazione che prova uno scienziato a cui esce un esperimento. Al mio urlo di gioia un gruppo di ragazze si avvicina, mi chiedono che cosa ho trovato. Ancora con il dito puntato racconto la storiella della ricerca delle rarità. Ridacchiano della mia follia.
Il giro continua, ma sono dolente di dichiarare la sconfitta. Né il pugile né il topastro sono stati individuati. Posso addurre solo la scusa dell'impacchettamento di una piccola parte della parete, in ristrutturazione. Speriamo non vada a finire come con la chiocciola della Sagrada Familia (cinque viaggi a Barcellona e ancora non l'ho localizzata!!)
Presto verrà organizzata la spedizione, si raccolgono iscrizioni.
Nonostante la parziale riuscita, la mezz'ora passata a farci venire il torcicollo per arrivare con lo sguardo alle guglie più alte è stata illuminante. Quanto poco l'avevo guardato fino ad oggi, il simbolo di Milano!
Ho sempre pensato fosse un posto troppo di tutti per diventare mio. L'andirivieni continuo, la folla, i maledetti piccioni...mi sembrava poco privato, un luogo con troppa storia e troppa vita per poterci lasciare un segno personale. E invece no. Da oggi mi ricorderò della piccola sirenetta sventrata ogni volta che ci passerò davanti in bicicletta.

Lancio un'altra sfida, altre due chicche: provate a trovare, oltre ai suggerimenti della guru, un uomo con un serpente che esce dalla pancia e un teschio mostruoso.
Consiglio: scovate anche le vostre preziosità, le vostre piccole perle. Lasciate il vostro segno.

2 commenti:

  1. http://www.shapelab.it/VFD/pavoni/Presentazione3_file/frame.htm
    Vai alle immagini 14 e 15.
    Ora mi è venuta voglia di cercare la Sirenetta impalata.

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  2. Grazie mille...eccolo il signor Carnera!!
    Ci manca solo il ratto!!
    Buona ricerca della Sirenetta! :)

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