Powered By Blogger

lunedì 28 marzo 2011

Quando il gioco si fa duro...

Ok, devo dire la verità. Questa scoperta dei mille cieli sopra Milano mi ha lasciato confusa. 
Accanto alla bella sensazione di ritrovare altre persone che scrivono di Lei, che la guardano, la analizzano, ne vivono l'essenza, ho provato uno strano senso di inadeguatezza.
L'atroce dubbio che tutto ciò che scrivo sia stato già scritto. Non che cambi la sostanza, però è bello sapere che ciò che si fa potrebbe risultare utile, divertente o interessante per qualcun altro. Altrimenti scriverei un diario segreto.
Così, presa dal panico di piccola bergamasca sradicata dalla terra natia e piantata nella grande mela, sono corsa in libreria.
Mi sono scontrata con un intero reparto di libri sulla città e mi sono sentita rimpicciolire. Come Alice dopo un morso di funghetto, mi arrampicavo con lo sguardo da un volume a un altro. Guide alternative, cucina milanese, libri di storia, di arte... Sapevo cosa volevo. Puntavo dritto all'obiettivo.
“101 cose da fare a Milano, almeno una volta nella vita”, Micol Arianna Beltramini. La mia nuova maestra, il mio guru, che mi offre una comoda Bibbia da consultare in ogni momento. Come in Julie&Julia (per chi non l'ha ancora visto: fatevi viziare dal burro della cucina francese e da una trama dolcissima).
Mi serviva un bersaglio, un compito, una deadline.
Per non farmi più travolgere da uragani di passaggio, scongiurare la pigrizia e mettere un po' più di carne al fuoco.
101 cose. Avevo pensato di farle tutte, ma ho anche un lavoro, accidenti!
Quindi rilancio come posso: cinquatadue. Le settimane dell'anno sono cinquantadue. Una cosa da fare almeno una volta nella vita ogni settimana. Ce la possiamo fare.
La scelta sarà difficile, ma accurata. Solo le cose più particolari e intriganti.
Come dice un mio amico: se non avessi una scadenza, le cose quando le faresti?
Facciamo che sperimento io per chi non ha voglia di leggersi un libro intero e soprattutto per chi pensa non ne valga la pena.
Vedremo se il post del 28 marzo 2012 dichiarerà vittoria o si intitolerà “Bandiera bianca”.
Nel frattempo, tra una cosa e l'altra da fare e sperimentare si continua il percorso di conoscenza della mia prima musa ispiratrice.
Inizia il viaggio. Si fa sul serio.

Nessun commento:

Posta un commento